Affidare la produzione del proprio brand a un laboratorio sartoriale conto terzi significa molto più che esternalizzare un servizio.
È una scelta strategica, che incide sulla qualità, sull’identità del prodotto e sul futuro dell’azienda.
Che si tratti di collezioni di camicie, capi su misura o produzioni di natura più industriale e, quindi, scalabile, la selezione del partner giusto fa la differenza tra una collezione coerente e un progetto incompiuto.
Ma cosa significa davvero scegliere un laboratorio sartoriale conto terzi? E come orientarsi tra fornitori, processi e promesse?
Grazie alla nostra esperienza nel settore, pensiamo di poter delineare alcune caratteristiche principali ed accortezze da tenere i considerazione.
Facciamo innanzitutto ordine: un laboratorio sartoriale conto terzi è una realtà specializzata nella produzione di abbigliamento per brand esterni e, generalmente, nob produce quindi a proprio marchio.
Non è però un semplicemente un fornitore, ma un partner produttivo in grado di tradurre idee stilistiche in capi reali, curati nei dettagli, coerenti con l’identità del marchio. Diciamola così, è quel supporto necessario a trasformare la creatività di uno stilista o direttore creativo, in realtà
È questo quello che facciamo nella nostra sede produttiva: accompagniamo i clienti dalla modellistica alla prototipia, fino al controllo qualità e alla logistica.
Ogni capo nasce da un confronto tecnico e creativo, per garantire non solo fattibilità ma anche stile, tenuta produttiva e durabilità.
Sfatiamo un mito: anche i marchi di alta gamma si affidano a un laboratorio sartoriale conto terzi. Potremmo quasi dire che soprattutto queste realtà tendano verso questo tipo di approccio. Non per mancanza di competenze, ma per precisione strategica.
Esternalizzare la produzione permette di avvantaggiarsi su alcune specificità.
Per questo, sempre più brand del lusso scelgono partner con un know-how sartoriale ma industrializzato, capaci di scalare, gestire piccole capsule o collezioni articolate.
Scopri come lavoriamo nella nostra produzione sartoriale.
Affidarsi al laboratorio sbagliato può compromettere tempi, qualità e immagine del brand. Ecco 5 elementi essenziali da valutare:
1. Produzione interna
Controllare che il laboratorio gestisca internamente modellistica, taglio, confezione, controllo qualità.
Evita partner che delegano troppo a terzi: la filiera deve essere visibile e sotto controllo.
2. Specializzazione e referenze
Un conto è la produzione generica, un altro è un laboratorio sartoriale con focus su camiceria, capi formali o sartoria donna.
Verifica con chi ha già lavorato e richiedi campioni di lavorazione.
3. Flessibilità
Il partner giusto deve adattarsi sia ai piccoli lotti che alle produzioni più complesse.
La nostra struttura produttiva permette entrambe le modalità, sempre con un approccio sartoriale.
4. Comunicazione e trasparenza
Un laboratorio affidabile risponde con puntualità, spiega il processo, suggerisce soluzioni, non promette l’impossibile.
La chiarezza è un valore produttivo.
5. Allineamento valoriale
Controlla che i principi del laboratorio rispecchino quelli del tuo brand: attenzione alla sostenibilità, benessere delle persone, rispetto dei tempi e qualità garantita.
Un laboratorio sartoriale Made in Italy offre molto più della semplice etichetta.
Significa:
Noi di Confezioni Gallia realizziamo ogni capo in Italia, nel nostro laboratorio in Veneto.
Siamo convinti che il valore del prodotto passi prima di tutto da chi lo realizza.
Approfondisci il tema nel nostro articolo: Perché i brand di lusso acquistano il Made in Italy.
Collaborare con laboratori esteri, fuori dal territorio italiano, può sembrare vantaggioso sul piano dei costi, ma presenta numerose criticità:
Per questo, molte maison tornano a produrre in Italia.
Perché la vera competitività, nel lungo periodo, è saper garantire qualità e affidabilità.
1. Promesse non realistiche
Chi promette tempi troppo rapidi o prezzi troppo bassi, spesso nasconde mancanze operative.
2. Produzione parziale o dispersiva
Attenzione ai fornitori che frammentano la produzione in più fasi e sedi. Il rischio di incoerenze e ritardi è alto.
3. Mancanza di referenze chiare
Un laboratorio sartoriale conto terzi serio mostra il suo lavoro, con discrezione ma anche con orgoglio. Chiedi sempre esempi concreti.
4. Incoerenza nei materiali
Verifica che siano utilizzati materiali certificati, di provenienza chiara, con fornitori affidabili.
5. Mancanza di ascolto
Un partner produttivo deve saper ascoltare. Se propone soluzioni prima ancora di capire il tuo bisogno, è il segnale che manca la personalizzazione.
Come dicevamo, affidarsi a un laboratorio conto terzi non è un ripiego, ma una leva di crescita per la propria maison di moda.
Significa collaborare con un alleato strategico, in grado di:
Noi di Confezioni Gallia accompagniamo i brand in ogni fase: dalla definizione della collezione alla prototipia, dalla produzione alla logistica.
Lavoriamo per maison internazionali e designer indipendenti, con lo stesso rigore, la stessa passione.